Test ed Esami
Esami e Terapie all’avanguardia
Con metodiche oggettive e strumentazioni all’avanguardia, sofisticati software elaborano i dati dei test e informano sulla gravità e lo stadio della malattia, con conseguente diagnosi clinica e terapie accurate nella stessa seduta della prima visita.
Kinetic Oscillation Stimulation
Il Trattamento per la Rinite non Allergica
K.O.S è una nuova metodica di trattamento che allevia i sintomi del naso chiuso per un lungo periodo.
L’acronimo K.O.S sta per “Stimolazione cinetica oscillante”, in quanto stimola la mucosa nasale e il sistema nervoso autonomo. Il metodo K.O.S, sviluppato da Chordate Medical AB, si basa su un’invenzione messa a punto presso l’Ospedale Universitario Karolinska di Stoccolma.
UN METODO SEMPLICE
Il trattamento prevede l’inserimento di un piccolo catetere in una narice alla volta; all’estremità del catetere è presente un palloncino sottile. Il palloncino si gonfia con una leggera pressione e viene fatto vibrare per dieci minuti in ciascuna narice: Complessivamente il trattamento ha una durata di venti minuti.
K.O.S ha dimostrato di essere efficace in studi clinici per più della metà dei pazienti, fino ad oltre sei mesi dal giorno del trattamento.
Eventualmente il trattamento può essere ripetuto tutte le volte che lo si ritiene necessario, senza nessuna controindicazione.
Sono milioni gli italiani che soffrono di rinite in Italia. Un numero che, secondo gli ultimi dati, continua costantemente ad aumentare: dal 3-4% di 10 anni fa si è passati al 10-15% di oggi. La stagione peggiore naturalmente è la primavera, soprattutto per le riniti allergiche: prurito al naso, starnuti, naso che cola, difficoltà a respirare i sintomi principali.
Tuttavia, non è solo l’allergia a provocare questa sintomatologia: esistono infatti anche le riniti non allergiche (NAR) che a loro volta si dividono in altre sottocategorie, sono proprio quelle persone che hanno una rinite con test allergologici negativi. Questa è un po’ la popolazione più difficile da trattare in quanto è difficile fare una diagnosi precisa. Da questo punto di vista oggi ormai da 10 anni la citologia nasale ci ha dato una grossa mano nella possibilità di diagnosticare una buona fetta di queste riniti non allergiche.
Le riniti non allergiche rappresentano oggi circa il 30-40% dei pazienti affetti da patologia rinosinusale. Queste forme si distinguono in forme eosinofile, mastocitarie e eosinofile – mastocitarie, spesso i pazienti rispondono bene a terapie topiche nasali steroidee, a terapie topiche nasali steroidee antistaminiche o a terapie per via orale (cortisone o antistaminico per bocca).
Tale metodica si basa su una oscillazione cinetica che agisce a livello delle mucose del naso modulando e regolando la risposta del sistema nervoso autonomo. Non è assolutamente invasiva, non modifica la struttura all’interno del naso ma si va ad agire direttamente sulla mucosa introducendo un palloncino davvero piccolo e sottile collegato ad un tubicino di plastica che viene inserito all’interno della narice. Questo palloncino all’interno della fossa nasale si gonfia. Questo perché deve aderire in maniera precisa a tutta la mucosa del naso in modo trasmette le oscillazioni cinetiche. Non è dolorosa, si lascia per ogni narice per dieci minuti.
Presso il nostro studio abbiamo eseguito molti trattamenti e a due mesi nell’80% dei casi abbiamo dei risultati eccezionali, i pazienti non hanno più utilizzato spray, decongestionanti, steroidei nasali. Non hanno avuto disturbi, gocciolamento, naso chiuso, mal di testa e difficoltà a respirare si è risolta.
La Rinomanometria
La Rinomanometria è un test diagnostico che consente la misura oggettiva del flusso aereo nell’unità di tempo e delle resistenze al passaggio dell’aria attraverso le fosse nasali.
È un esame che permette, con l’elaborazione e l’analisi delle curve rinomanometriche e dei relativi parametri, di esplorare la funzione respiratoria nasale evidenziandone ogni alterazione.
Tale esame consente di valutare eventuali patologie delle prime vie aeree che provocano ostruzione con relativa difficoltà respiratoria nasale (dovute a: riniti vasomotorie, riniti allergiche, poliposi nasale, deviazione del setto, malformazioni congenite o acquisite, neoformazioni, rinite ostruttiva ecc).
Modalità di esecuzione dell’esame:
viene eseguita con il paziente in posizione seduta, viene introdotta una piccola sonda una narice per volta (vengono valutate singolarmente) del paziente invitandolo a respirare con l’altra mantenendo la bocca chiusa.
Si esegue la stessa procedura con l’altra narice.
si ottiene la registrazione grafica del flusso di aria inspirata ed espirata che verrà elaborato, interpretato e refertato dallo specialista, sulla base del rapporto che intercorre fra sforzo inspiratorio ed espiratorio e volume di aria che passa effettivamente attraverso la cavità nasale.
Questo esame ha una durata massima di 10 minuti circa, non è doloroso, non necessità di anestesia.
Test del Trasporto muco-ciliare
valuta il tempo della clearance mucociliare, le cellule ciliate rivestono la mucosa nasale, e tali cellule rappresentano un vero mezzo di difesa aspecifica che avviene mediante l’intrappolamento delle particelle e dei microrganismi nel muco che viene trasportato dalle ciglia in faringe e quindi eliminato con la deglutizione.
L’aumento del tempo di trasporto mucociliare (TTMC) è un indicatore delle affezioni croniche delle alte vie respiratorie quindi a livello nasale.
La velocità del trasporto mucociliare viene rilevata utilizzando della saccarina miscelata al carbone vegetale. Viene eseguita mediante depositamento di un piccola quantità di questa polvere sulla testa del turbinato medio e si valuta il tempo che impiega per arrivare in faringe.
Lo specialista valuta obiettivamente la presenza del carbone in faringe. Si considera patologico un TTMC superiore a quindici minuti.
Olfattometria:
L’olfattometria è una metodica che valuta la capacità di percepire gli odori utilizzando sostanze odorose di svariata natura che vengono presentate al paziente. Lo scopo è ottenere una valutazione della capacità olfattiva.
I test olfattometrici sono sostanzialmente soggettivi, cioè si basano sulle risposte del paziente.
Una alterazione dell’olfatto come:
Iperosmia, cioè una esagerazione della sensibilità specifica olfattiva che può dar luogo a nausea, vomito, cefalea (per malattie del sistema nervoso centrale, gravidanza, menopausa, ipertiroidismo).
Iposmia e anosmia, cioè una perdita parziale (iposmia) o completa (anosmia), transitoria o permanente, della capacità di percepire odori.
Tale perdita può essere uni- o bilaterale e dipendere da cause congenite (mancato sviluppo dei bulbi olfattivi o dei centri nervosi) o acquisite (traumatiche, infettive, tossiche, disendocrine, processi morbosi del sistema nervoso centrale).
Le iposmie e le anosmie sono le patologie più importanti per le quali è necessario ricorrere all’olfattometria. Questo esame viene eseguito quando durante la visita ORL lo specialista lo ritiene necessario per la diagnosi.
Citologia nasale:
La citologia nasale è una metodica diagnostica di grande utilità in ambito rinoallergologico. La mucosa nasale è costituita da un epitelio pseudostratificato ciliato composto da cellule ciliate, mucipare, striate e basali.
La cellula ciliata è l’elemento più differenziato della mucosa nasale. Essa, assieme alla cellula mucipara, costituisce la prima linea di difesa delle vie aeree (sistema muco-ciliare).
Normalmente la mucosa nasale non presenta altri elementi cellulari tranne sporadici neutrofili. Il riscontro, nel rinocitogramma, di eosinofili, mastcellule, batteri, spore ed ife micotiche, è un chiaro segno di patologia nasale.
Lo studio citologico nelle patologie nasali, in particolare delle rinopatie vasomotorie allergiche e non allergiche, contribuisce al chiarimento dei meccanismi fisiopatologici alla base delle riniti allergiche, oltre a identificare nuove entità nosologiche:
NARES (non-allergic rhinitis with eosinophils)
NARMA (non-allergic rhinitis with mast cells)
NARNE (non-allergic rhinitis with neutrophils)
NARESMA (non-allergic rhinitis with eosinophils and mast cells)
Come viene eseguito l’esame:
Il prelievo citologico consiste nella raccolta di cellule superficiali della mucosa nasale mediante una piccola curette (scraping) monouso.
Il campionamento va effettuato nella porzione media del turbinato inferiore, sede del corretto rapporto tra cellule ciliate e mucipare (1/4 a favore delle ciliate).
Il campionamento va eseguito in rinoscopia anteriore, con speculum nasale e illuminazione frontale. Non è cruenta, non richiede anestesia.
Il materiale viene disteso su un vetrino portaoggetti, fissato e colorato, quindi studiato con microscopio ottico fino a 1000x.
PROVE RINO-ALLERGOLOGICHE (PRICK TEST):
L’esame allergologico per inalanti (PRICK TEST) è un test cutaneo che verifica la reazione del soggetto ad allergeni respiratori (asma, rinite allergica) come pollini, polvere, acari o altri allergeni. Deve essere eseguito in centri specializzati da specialisti.
Modalità di esecuzione dell’esame:
Durante il Prick Test, il medico applica piccole quantità di allergeni sull’avambraccio e pratica una piccolissima puntura con aghi monouso anallergici.
Dopo circa 15 minuti, in caso di positività si forma un ponfo pruriginoso di pochi mm nella sede di applicazione dell’allergene responsabile.
L’esame ha una durata complessiva di circa 30 minuti e deve essere eseguito in un periodo in cui il paziente non è in terapia antistaminica o cortisonica.
Trattamento degli Acufeni:
L’acufene, sibilo, vero e proprio fischio o ronzio con le sue diverse tonalità, rappresenta uno dei sintomi più invalidanti conseguente ad uno stato patologico dell’orecchio.
Può manifestarsi come un fruscio, una pulsazione, un soffio, localizzato ad uno o entrambi gli orecchi, che si acuisce nel silenzio sino ad interferire con il sonno, con l’umore e quindi con le performance quotidiane e la qualità della vita.
Sforzi impulsivi quali quelli che si determinano durante attività fisiche o sportive di potenza sono spesso causa di acufeni transitori o più raramente persistenti.
In entrambi i casi, quando questo si verifica, è opportuna una rapida valutazione specialistica ORL al fine di prevenire danni più gravi e duraturi.
Tradizionalmente ed in modo erroneo considerato una patologia esso stesso e non invece l’espressione sintomatologica secondaria ad una alterazione dell’apparato uditivo, veniva spesso etichettato come non curabile e per tale motivo i pazienti in passato erano invitati a conviverci senza proporre nessuna terapia.
L’affinamento dei metodi diagnostici strumentali radiologici e degli specifici esami otofunzionali, hanno oggi consentito una precisa diagnosi causale dell’acufene e quindi le relative cure appropriate, che saranno tanto più efficaci quanto più precocemente instaurate.
Presso il Centro Businco, dopo indagini diagnostiche avanzate, è possibile usufruire dei trattamenti fisici con i device più all’avanguardia quali LASER, Silencer 6, fisio-osteopatia, balloon di 3ª generazione, per il migliore trattamento personalizzato di ogni acufene.
Chirurgia dilatativa con Balloon:
Speciali palloncini gonfiati a pressione, i cosiddetti “Balloon”, allargano in modo definitivo i canali naturali, similmente a quanto avviene con le angioplastiche, e permettono di ripristinare i flussi respiratori ed il drenaggio dei Seni paranasali e della Tuba uditiva, passando attraverso le naturali cavità nasali, risolvendo le Sinusiti senza tagli e senza sanguinamenti, quindi senza i famigerati tamponi.
Finalmente uno stop definitivo alle fastidiose e dolorosissime riniti e sinusiti. Basta lancinanti dolori all’orecchio per impossibilità di compensazione che coinvolgono chi viaggia in aereo o chi fa attività subacquea; attraverso la dilatazione con balloon della via naso-tubarica è oggi possibile ripristinare la completa e fisiologica ventilazione dell’orecchio medio, mettendo fine ai disturbi legati alla difficoltosa compensazione.
La dilatazione delle tube auricolari di Eustachio (il canale di aerazione aereo che connette naso e orecchio) viene eseguita per adulti e bambini con un trattamento endoscopico di 2 minuti senza alcun traumatismo alle delicate mucose, con immediato recupero alle normali attività.
Soft Surgery con Radiofrequenze di Terza generazione:
Le più recenti tecniche endoscopiche per il trattamento mini-invasivo dei disturbi respiratori delle alte vie aeree, consentono, con l’impiego di specifici manipoli a Radiofrequenze di ultima generazione (QMR, Mechan), in tempi notevolmente ridotti rispetto alle tecniche tradizionali, sia negli adulti che nei bambini, di:
Vaporizzare le mucose malate con temperature simili a quelle corporee, trattando i tessuti patologici.
Evitare il danno termico, riducendo in questo modo il volume di tonsille, adenoidi e turbinati, rispettandone la funzionalità, salvando i tessuti sani senza sacrificare l’organo, che non viene più tagliato e asportato.
Contribuire a risolvere il problema del russamento e delle apnee notturne.
Ridurre al minimo dolore, anestesia e convalescenza, eliminare il sanguinamento, permettere un rapido recupero del paziente alle normali attività.
Polisonnografia e Terapia delle apnee nottune:
Lo studio del sonno o polisonnografia è un test che registra e analizza una serie di attività fisiche che avvengono durante il sonno e che insieme permettono di capirne l’andamento e la qualità.
Lo studio del sonno è un esame del tutto innocuo, in passato non era molto ben tollerato dai pazienti.
Esistono diversi tipi di polisonnigrafi in commercio, ed i primi modelli erano invasivi per il numero di cavi, fasce ed adesivi necessari, ma soprattutto perché richiedevano una notte di pernottamento presso la struttura sanitaria. Questo alterava la valutazione delle condizioni normali del paziente.
Per ridurre l’impatto emotivo e migliorarne l’ergonomicità, presso il nostro centro abbiamo acquisito un polisonnigrafo di recente introduzione: il WatchPAT.
Cos’è il WatchPAT
Il WatchPAT è un dispositivo portatile per lo studio del sonno approvato dalla FDA, che utilizza la tecnologia più innovativa per assicurare uno screening accurato, l’identificazione e il monitoraggio delle apnee del sonno.
L’accuratezza del WatchPAT è pari a quella degli studi polisonnografici tradizionali e la sua facilità d’uso non ha paragoni.
Il WatchPAT ha un’affidabilità eccellente con un livello di insuccesso minimo, inferiore al 2%, durante l’acquisizione o elaborazione dei dati. È stato valutato come uno dei migliori 10 dispositivi medici.
Perché il WatchPAT?
Il WatchPAT è un dispositivo portatile che misura la vasocostrizione arteriosa periferica e, tramite algoritmi matematici, connette queste vasocostrizioni con gli episodi di apnea.
È unico nella sua capacità di correlare il cambio di volume del sangue che scorre nelle arterie periferiche con gli episodi di apnea, identificando così le apnee notturne.
Test ergonomico:
Test a domicilio
Dispositivo da polso
Nessuna cintura o cavo che limita il movimento notturno
Sonda sul dito per rilevare le variazioni del flusso sanguigno (comoda e poco invasiva)
Gli episodi di apnea terminano in brevi risvegli con tachicardia e vasocostrizione arteriosa periferica transitoria, misurati dall’apparecchio
Accuratezza dello studio del sonno:
Si basa sul tempo effettivo di sonno, eliminando il periodo di veglia e i risvegli coscienti
Indici RDI e AHI riflettono solo il periodo di sonno (cosa che gli altri polisonnigrafi non fanno)
Fornisce un report dettagliato e completo inclusi RDI e AHI
La misurazione del segnale PAT è altamente efficace nel determinare i disturbi respiratori del sonno
Valutazione dei parametri fondamentali per il sonno tramite il WatchPAT:
Posizione del corpo
Russamento
Frequenza cardiaca
Ossimetria
PAT (Peripheral Arterial Tone)
Actigrafia
Facilità d’uso
Si indossa come un orologio pochi istanti prima di andare a dormire.
Una volta al polso, basta introdurre la sonda sul dito, mettere il rilevatore di russamento e posizione sul torace e attivare il WatchPAT con un pulsante di accensione.
Non serve più un tecnico/specialista a casa per il montaggio: il paziente fa tutto in autonomia, in totale relax e senza stress.
CELLULE STAMINALI E FATTORI DI CRESCITA:
La soluzione si basa su trattamenti farmacologici ed endoscopici per ristabilire il corretto flusso aereo e ripristinare l’ossigenazione fisiologica dell’organismo.
DIAGNOSTICA AVANZATA:
Partendo da analisi diagnostiche avanzate tra cui la visita ORL, pneumologica, neurologica, la valutazione dei flussi aerei e delle resistenze respiratorie, l’endoscopia delle vie aeree e la polisonnografia (analisi multicanale computerizzata del sonno), individuiamo tutti i punti di ostruzione e rallentamento dei flussi che ne sono la causa.
Solo intervenendo su tutti con tecnica endoscopica e metodiche micro-invasive a radiofrequenze di terza generazione, già esposte, si possono ripristinare i flussi respiratori e sgonfiare la mucosa senza traumi e senza danno termico, sia in adulti che in bambini, evitando dolorose incisioni esterne, sanguinamenti, tamponi e punti di sutura, nonché i rischi tipici delle tecniche tradizionali (bisturi a lama fredda, elettrobisturi, Laser, radiofrequenze di prima generazione).
SOFT SURGERY:
Le nuove metodiche risparmiano i tessuti sani e preservano la funzione della mucosa, con rapido ripristino delle attività quotidiane.
I trattamenti di soft surgery più frequentemente necessari sono:
tecniche di resurfacing
tecniche di infissione
che consentono una riduzione efficace e indolore del volume tissutale.
Più specificamente:
Uvulo-palatoplastica
eliminazione delle ostruzioni da deviazioni del setto
trattamento delle ipertrofie dei turbinati e della base linguale
rimozione di polipi nasali
riduzione di tonsille e adenoidi
riduzione dei prolassi del velo palatino e dell’ugola allungata dalla cronicità della malattia
Inoltre, grazie a queste metodiche a ridotta invasività, spesso associate tra loro, è possibile garantire al paziente un’alimentazione praticamente libera già nel periodo post-operatorio.