La sinusite consiste nell’infiammazione/infezione a carico dei seni paranasali.
I seni paranasali sono cavità aeree scavate nel contesto delle ossa del massiccio facciale e comunicanti tramite sottili canali ossei ed orifizi con le cavità nasali.
I seni paranasali sono paragonabili a delle stanze provviste di finestre e porte, per cui se la loro apertura è difettosa o bloccata non è possibile garantire la corretta ventilazione e pulizia al loro interno con conseguente cronicizzazione della patologia infiammatoria (sinusite).
Rimanendo nella metafora, con le metodiche mini-invasive endoscopiche è oggi possibile riaprire selettivamente le finestre o le porte senza dover abbattere i muri della camera come avveniva con i precedenti approcci chirurgici ad elevato impatto traumatico e per questo motivo rifiutati dai pazienti stessi.
La funzione dei seni paranasali è principalmente quella di alleggerire le ossa del massiccio facciale, incrementare la risonanza della voce, umidificare e riscaldare l’aria inspirata.
In presenza di uno stato infiammatorio nasale, l’edema e l’infiammazione della mucosa nasale può causare ostruzione degli orifizi di sbocco dei seni paranasali nella cavità nasale con conseguente ridotta ventilazione e drenaggio degli stessi.
L’accumulo di secrezioni all’interno dei seni, lo stato infiammatorio ed eventuali sovrainfezioni sono responsabili dei sintomi della sinusite riassumibili in ostruzione nasale, abbondanti secrezioni nasali più o meno purulente, cefalea e algie facciali.
Qualora lo stato infiammatorio persista, la sinusite può evolvere in forma cronica con inspessimento della mucosa all’interno dei seni e ancora maggiore difficoltà alla corretta areazione e drenaggio di queste strutture.
Tale patologia ha un importante impatto nella qualità di vita del paziente potendo causare insonnia, irritabilità, dolore, difficoltà alla concentrazione e riduzione delle prestazioni fisiche.
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