La presenza in gola dello streptococco beta emolitico di gruppo A può essere pericolosa per gli
effetti a distanza ben noti. Per questo il bambino che si ammala spesso di gola è bene che controlli
l’emocromo, la VES, il TAS e il tampone faringo-tonsillare per l’esame batteriologico.
Se questi esami depongono per un’infezione streptococcica e si associano a manifestazioni cliniche
significative, è bene fare comunque una profilassi antireumatica con benzatin penicillina o in caso
di allergie e impossibilità a somministrare la penicillina, con antibiotici alternativi come
l’eritromicina.
Questi esami di laboratorio però non debbono innescare delle spirali di continue preoccupazioni o
accertamenti come alcune volte accade senza motivo o indirizzare verso interventi chirurgici inutili
(la tonsillectomia non elimina il germe e pertanto non trova indicazioni specifiche in ordine a
questo problema).
In casi selezionati (anche quando il ripetersi delle infiammazioni non è dovuto allo streptococco ma
alla sindrome PFAPA con cui spesso viene confusa) può essere risolutiva la bonifica parziale
superficiale della superficie tonsillare malata senza asportare completamente la tonsilla, una sorta di
resurfacing delle tonsille eseguito con radiofrequenze di terza generazione che è spesso in grado di
migliorare il quadro clinico e infiammatorio.