In tutte quelle condizioni di otite in cui si determina l’accumulo di muco o catarro all’interno dell’orecchio medio, in associazione se occorre con la tubo-dilatazione mediante palloncino-Balloon o alla riduzione delle adenoidi, è possibile drenare ed evacuare il fluido timpanico con rapido sollievo dei sintomi attraverso una Miringotomia.
Tale procedura, eseguibile negli adulti e nei bambini, consiste nel praticare una incisione microscopica sulla membrana timpanica ed è molto spesso associata al contemporaneo inserimento di un tubicino di drenaggio (di diverse forme, personalizzate sui singoli casi) per consentire al liquido endo-timpanico di proseguire la sua fuoriuscita anche dopo l’intervento di drenaggio, facilitata dal contemporaneo ripristino della fisiologica ventilazione tubarica.
Il posizionamento del tubicino ha anche una seconda funzione di mantenere la aerazione della cavità timpanica per consentire nei mesi successivi la completa guarigione del processo infiammatorio e/o infettivo dell’orecchio.
La miringotomia con drenaggio trans timpanico è indicata per i bambini a partire dai 6 mesi di età sino all’età adulta, in tutti quei casi in cui le otiti si presentano in maniera recidivante e resistono alle terapie mediche e nei casi in cui è presente una sordità di tipo catarrale.
Molti sono i vantaggi che si possono ottenere con questa procedura:
- l’aria raggiunge e ventila la cassa timpanica e l’orecchio medio in maniera ottimale
- il catarro timpanico può liberamente drenare e fuoriuscire dall’orecchio nel condotto uditivo senza ristagnare con conseguente rischio di infezione
- recupero uditivo nei casi di sordità legata al catarro o muco endotimpanico
- prevenzione di nuovo accumulo di muco nell’orecchio
- riduzione del dolore legato alle otiti catarrali per diminuzione del senso di pressione timpanica
COME SI ESEGUE LA PROCEDURA DI MIRINGOTOMIA:
La miringotomia con drenaggio trans-timpanico è una procedura veloce di Day-hospital, senza dolore postoperatorio e con rapido recupero delle normali attività sia per adulti che per bambini.
La novità consiste nell’applicazione di tubicini di drenaggio di ultima generazione che rimangono in sede nell’orecchio per un periodo variabile dai 3-4 mesi sino a 1 anno.
I moderni tubicini che applichiamo oggi hanno il vantaggio di consentire al paziente di lavare la testa e fare bagni in mare o piscina, e soprattutto non necessitano di estrazione da parte del medico, essendo naturalmente espulsi dall’orecchio stesso solo nel momento in cui il processo di otite è guarito e quindi spontaneamente il timpano si libera del drenaggio.
Pertanto con gli attuali tubicini di drenaggio autoestrudenti sono definitivamente superati i problemi legati alla rimozione del drenaggio e alla scelta del momento giusto in cui rimuoverlo.
IN QUALI CASI E’ UTILE ESEGUIRE LA MIRINGOTOMIA:
In età pediatrica è utile eseguire la miringotomia quando le otiti si ripetono in maniera ricorrente e le terapie mediche non si dimostrano efficaci nella risoluzione definitiva del problema.
Altra indicazione è la diminuzione dell’udito legata al versamento di muco, catarro o pus all’interno dell’orecchio, con conseguente ritardo nel linguaggio nei bambini e difficoltà di integrazione con gli amici e con la scuola.
Anche il ripetersi dei raffreddori tra cui la condizione molto diffusa della rinite allergica, può determinare la chiusura della tuba di Eustachio (il canale che unisce il naso con l’orecchio medio) e quindi ostacolare il drenaggio e la ventilazione dell’orecchio, contribuendo all’accumulo di liquido all’interno del timpano.
In questi casi può essere risolutiva una miringotomia con drenaggio trans timpanico al fine di liberare l’orecchio e prevenire complicanze infettive.
E’ indicata la miringotomia quando:
- è presente una diminuizione dell’udito legata al fluido all’interno dell’orecchio di almeno 20 dB, da almeno 3 mesi
esistono ricorrenze di otiti infettive più di 3 volte l’anno; - l’orecchio soffre di barotraumi (dolore al cambio di pressione) nelle variazioni di quota (frequente nei subacquei e nei viaggiatori di aereo);
- esistono cicatrici retraenti timpaniche che pregiudicano la capacità uditiva
nei ritardi del linguaggio del bambino legati alle otiti catarrali ricorrenti.
COME SI ESEGUE LA MIRINGOTOMIA:
il paziente viene sottoposto ad una sedazione monitorata dall’anestesista in maniera da ottenere la completa immobilità durante la procedura che è infinitamente mini invasiva ed estremamente meticolosa, con movimenti molto fini come da orologiaio.
Tutta la procedura per entrambi gli orecchi dura circa 10 minuti. Sotto controllo microendoscopico si accede alla membrana timpanica e vi si pratica con un microstrumento apposito una minuta feritoia (miringotomia) per entrare nella cassa timpanica.
Attraverso la fessura praticata si aspira il fluido catarrale e si eseguono medicazioni con lavaggi mucolitici.
Una volta assicurata la completa liberazione dell’orecchio si posiziona nella fessura praticata il tubicino di ventilazione che come detto rimarrà in sede per il periodo necessario alla guarigione della mucosa timpanica.
Tale tubicino verrà estruso spontaneamente dall’orecchio a processo infiammatorio guarito, senza dolore ne reliquati. Non sono necessari punti di sutura ne tamponi.
Si medica il condotto con gocce antibiotiche ed il paziente può essere dimesso dopo poche ore senza rischio, con la accortezza di non fare entrare nell’orecchio acqua per 5 giorni.
Il paziente può tornare a tutte le sue attività nella giornata successiva alla miringotomia.
COSA SUCCEDE DOPO LA MIRINGOTOMIA:
La fuoriuscita di liquido siero ematico nelle ore successive alla procedura è del tutto normale.
Del fluido giallastro e mucoide può continuare a drenare dal condotto uditivo anche nei giorni successivi alla miringotomia e non deve destare preoccupazione in quanto consente il completo svuotamento dell’orecchio.
L’orecchio deve comunque rimanere il più possibile libero senza cotone per favorire la guarigione e far si che si asciughi completamente la cassa timpanica.
In caso di dolenzia dell’orecchio nel periodo postoperatorio, si possono adoperare sciroppi o compresse analgesiche per i primi giorni.
Una copertura antibiotica per alcuni giorni può essere utile nei casi di otiti recidivanti e la somministrazione di gocce otologiche nell’orecchio trattato dietro prescrizione del curante.
ALCUNE PRECAUZIONI DA OSSERVARE NELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA MIRINGOTOMIA:
- evitare di fare entrare acqua nell’orecchio durante la doccia o il bagno
- evitare di utilizzare cuffiette endauricolari (cellulari, dispositivi musicali, ecc.)
- evitare di introdurre nell’orecchio germi (telefoni sporchi, cotton fioc, ecc.)
- non somministrare gocce otologiche nell’orecchio diverse da quelle prescritte dal medico
- evitare colpi d’aria nell’orecchio operato
Sono necessarie visite di controllo, la prima dopo 10-15 giorni dall’intervento, successivamente ogni 30-40 giorni a cadenza regolare per verificare lo stato di estrusione del tubicino ed il recupero della funzione uditiva e la salute dell’orecchio.
Complessivamente il grande ed immediato vantaggio dei pazienti sottoposti a miringotomia consiste nel vedere ridursi il numero e l’intensità delle otiti e quel fastidioso senso di ripienezza auricolare e diminuzione uditiva legato al catarro timpanico.
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