Pioggia, smog, raffreddore, rinite. All’inizio si tratta solo di fastidi. Dal fastidio al disturbo alla patologia (sinusite, poliposi o altro) il passo è breve. Ma la sala operatoria non è l’unica soluzione, come ci spiega il dottor Lino Di Rienzo Businco.
Con l’arrivo dell’inverno anche quest’anno abbiamo assistito a ìl diffondersi di starnuti, sovraproduzione di muco, difficoltà respiratorie… E’ il malessere dovuto alla rinite e all’ipertrofia dei turbinati, strutture osteo-mucose che tutti abbiamo nel naso.
I turbinati hanno il compito di riscaldare ed umidificare l’aria inspirata, filtrarla e condizionarla. Se le mucose si gonfiano, il muco aumenta a dismisura ed iniziano i problemi: rinite, sinusite o – addirittura – poliposi. Respirare, adesso, non è più una passeggiata.
Come si può intervenire? Lo chiediamo al dottor Di Rienzo Businco, otorinolaringoiatra.
“In passato i turbinati venivano bruciati o tagliati. Una soluzione radicale che privava il paziente di un apparato importante. Nel nostro centro preferiamo intervenire per via endoscopica, attraverso l’energia delle radiofrequenze Coblator, trattamenti che “sgonfiano” la mucosa. Niente tagli, niente suture, niente sanguinamento o ricorso ai famigerati tamponi. Siamo anche in grado di ricostruire i turbinati “rovinati” da interventi chirurgici precedenti”.
Veniamo ai polipi nasali
“L’anticamera della loro comparsa è un ispessimento diffuso o circoscritto associato ad un rigonfiamento della mucosa. Il passaggio successivo è la formazione di una mucosa alterata gelatinosa, dalla quale si sviluppano i polipi. La terapia è farmacologica e chirurgica. Anche qui, tuttavia, nei casi in cui è necessaria la chirurgia noi preferiamo intervenire per via endoscopica, con le solite radiofrequenze o con il Micro-debrider. Con tali metodiche siamo anche in grado di intervenire sulla roncopatia (il problema del russare), la sinusite, la deviazione del setto, l’ingrossamento delle adenoidi, le tonsilliti…”.
L’inverno è iniziato; ma anche in questo periodo si evidenziano le allergie, che oggi sono ben più diffuse rispetto al passato. Da cosa dipende?
“Dall’uso smodato di spray nasali, dalla frequentazione di ambienti umidi e affollati con scarso ricambio di aria con muffe e germi che ristagnano, dalle sostanze inquinanti delle città che si mischiano con quelle naturali creando una miscela inedita, irriconoscibile, che crea confusione ai nostri anticorpi. L’allergia, in fondo, è una forma di rigetto: sostanze che respiriamo, normalmente tollerate dalla totalità delle persone, sono invece riconosciute dai soggetti allergici come nemici, corpi estranei, intrusi da mettere alla porta senza tanti complimenti. Oggi disponiamo però di nuovi farmaci e vaccini desensibilizzanti da iniziare in questa stagione, privi di rischio che, dopo attente ed avanzate indgini diagnostiche, vengono assunti dai pazienti per bocca a casa senza necessità della presenza del medico, di grande efficacia nella risoluzione dei problemi allergici (e dei raffreddori in genere) per adulti e bambini.”
Coccoliamo il nostro naso. Curiamolo quando serve. E dimentichiamo il bisturi.
Dott. Lino Di Rienzo Businco
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