03 maggio 2011
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sezione: SALUTE
È iniziato il periodo più nero dell’ anno per i sofferenti di pollinosi.
Che sono in aumento: l’ultimo studio internazionale (Immunology 2008) trova tra bambini e adolescenti un incremento pari quasi al 5% rispetto agli ultimi cinque anni.
Gli allergologi paventano che se la curva di crescita non cambierà rotta, nel 2025 metà dei bambini italiani soffrirà di rinite allergica. Ma la genetica non spiega questi aumenti.
La frequenza delle malattie allergiche è più che raddoppiata negli ultimi quindici anni proprio nei paesi con stile di vita “occidentale”.
«Il miglioramento delle abitudini di vita comporta meno infezioni, cibi sterili, case e uffici surriscaldati, spostamenti veloci in auto e in compenso inquinamento ambientale con aumento di anidride carbonica»
afferma Gennaro D’ Amato, allergologo al Cardarelli di Napoli. Il rischio maggiore è lo sviluppo di asma (40% dei casi).
«Oltre al vaccino per le graminacee in compresse oro-solubili – sottolinea Oliviero Rossi, immunoallergologo al Careggi di Firenze – la novità terapeuticopreventiva è l’altro vaccino con estratto allergenico di 5 graminacee, assunto per via sublinguale quattro mesi prima della fioritura e altrettanti dopo; altra novità è il test Isaac, metodica diagnostica di secondo livello che scova pezzetti di allergeni condivisi da pollini e alimenti».
Per risparmiare le mucose e intrappolare l’allergene, HSD Europe ha realizzato i filtri nasali Sanispira, due mini-imbuti rivestiti di uno speciale gel biocompatibile che attrae le particelle sospese.
Quando la malattia allergica avanza, niente dell’ albero respiratorio viene risparmiato.
La prima complicanza è la rino-sinusite che innesca infiammazioni di adenoidi, faringe, orecchio interno fino ai bronchi.
Nei casi più gravi, trascurati, si ricorre al bisturi.
«Ora viè una chirurgia mininvasiva che aspira e smussa per ripristinare la funzione – spiega Lino Di Rienzo Businco del S. Spirito di Roma – sfrutta le radiofrequenze di ultima generazione, erogatori fini come capelli inseriti nelle narici inviano radio onde che sgonfiano a freddo le mucose».
© RIPRODUZIONE RISERVATA – MARIAPAOLA SALMI
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