Quali sono le cause della cattiva respirazione nasale?

La causa più frequente della difficoltà respiratoria è rappresentata dall’ipertrofia dei turbinati. I turbinati non sono una patologia o un nemico da combattere che è cresciuto nel nostro naso: i turbinati (ne abbiamo 3 in ciascuna fossa nasale) sono preziose strutture osteo-mucose in grado di riscaldare, umidificare, filtrare e condizionare l’aria che respiriamo. Quindi da preservare e trattare col massimo rispetto. (FIG.1)

Come mai l’ipertrofia dei turbinati è così diffusa?

I più aggiornati dati epidemiologici ci dicono che il fenomeno è in costante aumento nelle aree cittadine ed industrializzate, a motivo degli agenti inquinanti ed irritanti che respiriamo nella vita quotidiana delle città (gas, prodotti della combustione dei motori, smog, inquinanti degli ambienti lavorativi, ecc.). Neppure all’interno degli uffici di lavoro siamo del tutto al sicuro in quanto spesso si sviluppa reattività nasale verso agenti provenienti dai climatizzatori, dagli arredi o dalle vernici e materiali delle pareti e pavimenti (rinite vasomotoria). L’ingrossamento dei turbinati è anche causato dalle allergie, che oggi sono ben più diffuse rispetto al passato. (FIG.2)

Da cosa dipende questo aumento delle allergie respiratorie?

Dall’uso smodato di spray nasali, dalle sostanze inquinanti che si mischiano con quelle naturali creando una miscela inedita, irriconoscibile, che crea “confusione” ai nostri anticorpi. L’allergia, in fondo, è una forma di rigetto: sostanze che respiriamo, normalmente ben tollerate dalla totalità delle persone, sono invece riconosciute dai soggetti allergici come nemici. (FIG.3 e 3 bis)

Come si può intervenire oggi per il trattamento della cattiva respirazione nasale da ingrossamento dei turbinati?

In passato i turbinati venivano bruciati o tagliati con forbici e bisturi. Una soluzione radicale che privava il paziente di un apparato importante. Nel nostro centro preferiamo intervenire sempre con tecnica endoscopica, attraverso l’energia delle radiofrequenze Coblator©, con trattamenti che “sgonfiano” la mucosa. Niente tagli, niente suture, niente sanguinamento o ricorso ai famigerati tamponi nasali. Questo trattamento è applicabile per le riniti allergiche e vasomotorie, in adulti e bambini. Siamo anche in grado di ricostruire i turbinati “rovinati” da interventi chirurgici precedenti”. (FIG.4 e 5)

Sono trattamenti lunghi e necessitano di ricovero?

L’energia delle radiofrequenze è in grado di “sgonfiare” il turbinato ingrossato senza traumi e senza dolore in un tempo inferiore al minuto. Sono pertanto trattamenti veloci eseguiti in regime di day-hospital. A differenza delle precedenti tecnologie a radiofrequenze, oggi è sufficiente una singola applicazione per risolvere il problema in modo radicale e definitivo. (FIG.6)
Veniamo ai polipi nasali, altra causa di ostruzione nasale.

La terapia della poliposi nasale è insieme farmacologica e chirurgica. Nel nostro centro l’approccio a questa patologia è sempre integrato e multidisciplinare, al fine di ridurre al minimo la ricomparsa di nuovi polipi e quindi gli interventi chirurgici. Oggi disponiamo di nuovi farmaci e vaccini desensibilizzanti privi di rischio che, dopo attente ed avanzate indagini diagnostiche, vengono assunti dai pazienti per bocca o per spray nasale presso la loro casa senza necessita’ della presenza del medico, di grande efficacia nella risoluzione dei problemi respiratori. Anche qui, tuttavia, nei casi in cui è necessario un trattamento chirurgico, interveniamo sempre per via endoscopica, con le solite radiofrequenze e con i micro-debrider. Tale strumento consente l’asportazione dei polipi senza sanguinamenti o traumi alla mucosa nasale sana, consentendo una rapida guarigione ed evitando soprattutto i fastidiosi tamponamenti nasali. (FIG.7 e 8)

E le deviazioni del setto nasale, la sinusite, l’ingrossamento delle adenoidi e delle tonsille?

Con tali metodiche e con la filosofia dell’endoscopia operativa possiamo correggere deviazioni del setto in modo mini-invasivo, limitando gli scollamenti ed i traumatismi a minime aree di restringimento del flusso aereo. Anche qui così facendo si eviterà il posizionamento dei classici tamponi, potendo altresì impiegare sostanze di consistenza gelatinosa non traumatiche. Per quanto