La poliposi nasale (PN) rappresenta una frequente causa di ostruzione nasale, per cui ancora non sono stati individuati univoci protocolli di terapia del tutto efficaci, ove si eccettui le uniche reali novità recentemente proposte costituite dall’impiego dei diuretici topici nasali e degli antileucotrienici, considerate le similitudini del substrato flogistico alla base della PN con la rinite allergica. Il pattern infiammatorio alla base della PN all’interno dei seni paranasali comprende infatti cellule della flogosi, eosinofili e linfociti T produttori di IL-5.

L’ITS topica nasale, nel sottogruppo di pazienti con PN allergica (in particolare per l’acaro della polvere), si è dimostrata in grado di ridurre i sintomi nasali con riduzione della reattività al test di provocazione nasale specifico.
E’ possibile attendere un effetto sinergico tra terapia medica e chirurgica specie nella profilassi delle recidive di PN dopo trattamento chirurgico endoscopico miniinvasivo (FESS). Infatti, il maggiore rispetto della mucosa nasale esente da degenerazione polipoide è in grado di consentire l’efficacia della immunoterapia nasale, essendo state preservate con la FESS aree residue di mucosa in grado di rispondere all’effetto della somministrazione topica dell’allergene. In caso di interventi chirurgici tradizionali più demolitivi, oggi peraltro proscritti, l’inevitabile determinarsi di cicatrici chirurgiche sulle mucose nasali ostacolano invece la piena azione delle terapie locali sulla componente cellulare, alterata e sostituita da tessuto fibrotico.
Per la PN allergica è necessario considerare un trattamento combinato medico (immunoterapia e farmaci antinfiammatori steroidei/antistaminici) e chirurgico (selettivo a seconda dell’impegno sinusale), riservando l’immunoterapia nasale, per migliori risultati, a quei casi in cui la positività allergica è chiaramente documentata ed è presente una monosensibilizzazione. Da sottolineare l’elevato profilo di sicurezza dei trattamenti medici (steroidi topici) e dell’ITS nasale, che non determinano effetti secondari rilevanti.