Lacrimazione Oculare (Dacriocistite)

Le lacrime oculari vengono prodotte continuatamente dalle ghiandole lacrimali per mantenere lubrificato pulito ed umido l’occhio.

Normalmente queste lacrime attraversano il sistema lacrimale per finire poi nel naso. Il sistema lacrimale è composto dai puntini lacrimali (i punti in cui entrano le lacrime), dai canalini lacrimali, da un sacco lacrimale e dal dotto naso-lacrimale che termina appunto all’interno del naso.

Mentre quando piangiamo produciamo un quantitativo eccessivo di lacrime che finiscono normalmente al di fuori degli occhi ciò non succede e non deve succedere in situazioni normali.

Tuttavia un blocco od ostruzione a livello del sistema lacrimale provoca invece una lacrimazione costante e fastidiosa (chiamata epifora).

In alcuni casi possono sopravvenire infiammazioni ed infezioni delle vie lacrimali con produzione di secrezione muco purulenta dai dotti lacrimali.

La dacriocistite è l’infiammazione del sacco lacrimale (chiamato in termini scientifici dacrio dal greco dacrua = lacrima).

Tale patologia può essere congenita per un’ostruzione del sacco lacrimale nei bambini e tende ad essere autorisolutiva in 6 mesi mediante l’impiego di antibiotici, lavaggi ed il massaggio locale nella regione del sacco.

Nell’adulto la dacriocistite tende a manifestarsi con una forma acuta ed una cronica.

Nella forma acuta il soggetto presenta una ostruzione temporanea con dolore a livello della regione del sacco lacrimale (tra l’occhio e la parte alta del naso), arrossamento ed edema del tessuto e fuoriuscita di pus dopo spremitura del sacco lacrimale.

La forma acuta può evolvere in una forma cronica che porta ad un restringimento ed occlusione permanente delle vie lacrimali. In questo caso il paziente presenta una lacrimazione continua e costante (l’epifora) che si può accompagnare alla fuoriuscita di pus in seguito alla compressione della regione del sacco lacrimale.

In questi casi, essendo l’ostruzione ormai consolidata, la semplice terapia antibiotica risulta insufficiente.

L’occhio del paziente in questi casi va esaminato con cura anche con l’ausilio di un microscopio se necessario per escludere che l’ostruzione sia localizzata all’imbocco dei puntini lacrimali e che non ci siano altre patologie oculari.

L’esecuzione di un lavaggio delle vie lacrimali ha uno scopo diagnostico ed è necessaria per identificare la sede dell’ostruzione.

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