Risolvere il russamento notturno e le sinusiti senza il bisturi
Da alcuni anni ci confrontiamo con una patologia emergente molto frequente quanto sottostimata, che si accompagna al russa mento notturno (roncopatia) con apnee, enominata OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome). Tale sindrome, che interessa adulti e bambini, e che può determinare severi danni cardiorespiratori e neurologici, consiste nella presenza di eventi respiratori caratterizzati da cessazione completa (apnea) o riduzione del flusso di aria oronasale con persistenza dei movimenti toraco-addominali. Tra le ricadute sociali del russamento notturno troviamo l’eccessiva sonnolenza diurna con disturbi cognitivi e di memoria, che porta ad una riduzione del rendimento intellettuale e professionale oltre all’aumento di incidenti stradali e sul lavoro. Conseguenza più grave della ridotta ossigenazione sono l’aumento delle patologie cardiovascolari, ipertensione ed eventi ischemici vascolari celebrali, tale per cui da alcuni anni negli Stati Uniti come in Italia l’OSAS è oggi considerata una patologia emergente a largo impatto epidemiologico con ricadute negative sulla qualità della vita ed economiche.

Come si può affrontare e risolvere il russamento notturno, oggi divenuto un serio problema sociale?
L’aumento di peso e di massa corporea rappresenta la principale, causa del russamento, e per cui la prima regola in questi casi è dimagrire. Esistono dei dati che debbono farci sospettare un problema del sonno da approfondire con visita specialistica otorino:
1.Eccessiva sonnolenza diurna
2.Risvegli con sensazione di soffocamento, sonno agitato.
3.Ripetuti risvegli durante il sonno percepito come non ristoratore.
4.Disturbi della concentrazione e del comportamento.
5.Cinque o più eventi respiratori ostruttivi ogni ora di sonno.

Dopo attente e avanzate analisi diagnostiche eseguite ambulatorialmente tra cui la valutazione dei flussi respiratori, l’endoscopia delle vie aeree e la polisonnografia, (analisi compuretizzata del sonno multicanale) utilizziamo da alcuni anni metodiche microinvasive a radiofrequenze di terza generazione che, tramite telecamere collegate ad endoscopi a fibre ottiche, evitando incisioni esterne, tamponi e punti di sutura, consentono il migliore trattamento di ostruzioni nasali da deviazioni del setto nasale, ipertrofie dei turbinati e della base linguale, polipi nasali, adenoidi e prolassi del velo palatino e dell’ugola, principali responsabili del russamento notturno e delle apnee del sonno. I trattamenti chirurgici più di frequente adottati per la risoluzione del problema mediante radiofrequenze, sono la uvulo-palatoplastica e la riduzione endoscopica mininvasiva dei turbinati , in grado di sgonfiare la mucosa respiratoria senza traumi e senza applicazioni dei fastidiosi tamponi nasali. Sono interventi quasi sempre eseguiti in day-surgery o addirittura ambulatoriali, ben tollerati da adulti e bambini, poco dolorosi, non sanguinolenti e con rapido ripristino delle normali attività quotidiane.

La cattiva respirazione associata o meno ad un perenne stato di raffreddamento del naso e delle prime vie respiratorie in genere è in costante aumento, e secondo i dati sanitari mondiali interessa circa il 35% della popolazione occidentale. La causa della cattiva respirazione nasale è quasi sempre da ricercare nell’ingrossamento (o ipertrofia) dei turbinati, fenomeno in costante aumento nelle aree cittadine ed industrializzate, a motivo degli agenti inquinanti che respiriamo nella vita quotidiana delle città come per l’allergia nasale oggi molto diffusa. La prevenzione delle alte vie respiratorie, eseguibile quindi con metodiche di facile impiego minimamente invasive, consente pertanto di evitare conseguenze piu gravi ed invalidanti con risparmio in termini di costi biologici sul paziente stesso e sociali per la collettività.

Prof. Lino Di Rienzo Businco
Dirigente Otorinolaringoiatria, Ospedale S.Spirito ASL-RME