ADENOIDI
Le adenoidi possono infiammarsi ed ingrossarsi come le tonsille o essere responsabili di ostruzione respiratoria con malformazione secondaria del palato e del mascellare superiore. L’integrazione con le specialità di confine, maxillo-facciale, ortodonzia, allergologia, pediatria, è fondamentale per l’inquadramento corretto del paziente adenoideo. L’ipertrofia delle adenoidi interessa in modo prevalente i bambini, ma non è infrequente imbattersi in una persistenza di tessuto adenoideo anche in età adulta. Con un esame a fibre ottiche di naso e rinofaringe si formula la diagnosi di ipertrofia adenoidea, quantificando il grado di ostruzione nasale.
Oggi abbiamo messo a punto un nuovo protocollo per la rimozione precisa e selettiva del tessuto adenoideo con le radiofrequenze erogate da un manipolo malleabile sottile, eliminando i rischi di recidiva o persistenza della adenoidi stesse dopo l’intervento. La novità consiste nell’esecuzione dell’intervento sotto controllo video-endoscopico trans nasale, ed approccio delle radiofrequenze attraverso la bocca con opportuno modellamento del manipolo per raggiungere tutto il rinofaringe. Con tale metodica la asportazione delle adenoidi è divenuto un intervento esangue, selettivo, preciso e con rapido recupero del paziente alle normali attività, sia bambini che adulti
TONSILLE
L’intervento di tonsillectomia è ancora oggi la procedura chirurgica più comune realizzata sui bambini (600000 interventi l’anno in USA).
Nel corso degli anni sono state proposte numerose tecniche chirurgiche per migliorare il risultato intra e post operatorio della tonsillectomia.
Di recente è stata introdotta una nuova metodica di tonsillectomia (senza adoperare la lama del bisturi per tagliare i tessuti) che impiega una radiofrequenza fredda al plasma per la rimozione rapida e precisa del tessuto tonsillare senza danni termici circostanti.
L’intervento eseguito con tale metodica consente una notevole riduzione dei disturbi per il paziente, in particolare di: dolore postoperatorio (durata e intensità), dolore in prima giornata post operatoria, consumo di analgesici per il dolore, numero di giornate postoperatorie con alimentazione liquida, numero di giorni di scuola perduti (o di giorni di lavoro per gli adulti) e febbre.
La minore durata ed intensità dei disagi postoperatori dopo l’intervento con radiofrequenze sono spiegati dal fatto che nell’asportazione della tonsilla viene esercitato un minore traumatismo e non si adoperano punti di sutura. I vantaggi di tale procedura sono facilmente immaginabili per i pazienti adulti, ma ancor più per i bambini, che possono sopportare l’intervento chirurgico senza quell’assillante problema del dolore che tradizionalmente ha sempre accompagnato la tonsillectomia con bisturi.
Per quei casi in cui si vuole evitare l’asportazione completa delle tonsille, per esempio quando si vuole solo ridurre il volume tonsillare o chiudere le cripte (i buchini aperti sulla superficie della tonsilla sede di infezione e ristagno di cibo maleodorante) esiti di precedenti infezioni, oggi è possibile eseguire senza rischi una tonsillotomia parziale extracapsulare sempre con l’impiego delle radiofrequenze. Si può quindi risparmiare l’organo tonsillare, specie in età pediatrica, procedendo ad un lieve rimodellamento della tonsilla e ed una sua ripulitura superficiale (resurfacing), utile ad esempio nella risoluzione dei casi di ostruzione respiratoria anche notturna legata all’ ingombro tonsillare (roncopatia).
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